La maggior parte dei giocatori negli ultimi otto anni ha avuto qualche esperienza con il franchise di Gearbox Borderland in un modo o nell’altro, che si tratti dei tre giochi principali, correndo e sparando (e sparando ancora) a personaggi strani e meravigliosi in alcuni luoghi ancora più strani, o nell’originale Tales from the Borderlands di Telltale Games, in un gioco di scelta narrativa meno sparatutto, più parlante ma comunque strano e meraviglioso.
Dopo la pandemia e il conseguente blocco, Gearbox ha fatto il punto scelta di riavviare essenzialmente il gioco Tales from the Borderlands, ma questa volta gestendo da soli il processo di sviluppo.
New Tales from the Borderlands: stesso umorismo bizzarro
Se hai giocato all’originale Tales from the Borderlands, saprai quanto Telltale Games abbia preso bene il mondo di Borderlands e lo abbia adattato al loro particolare stile narrativo. Anche se non hai giocato all’originale, molto probabilmente conoscerai la scena assolutamente ridicola che coinvolge le pistole con le dita e troppi partecipanti consenzienti alla finta sparatoria.
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Durante il caricamento di New Tales from the Borderlands, il mio pensiero principale era se Gearbox potesse o meno catturare la stessa magia del primo, e per fortuna sono lieto di dirlo per la maggior parte parte, l’hanno fatto davvero.
Se non hai familiarità con la storia, il gioco è ambientato interamente nell’universo esteso di Borderlands che conosciamo e amiamo. L’onnipresente narratore Marcus ci guida attraverso la storia, che coinvolge il malvagio produttore di armi Tediore, guardiani del caveau, artefatti alieni sconosciuti e pericolosi e gli stravaganti personaggi secondari per cui il franchise è noto; in questo caso, i due risaltano essendo Stapleface, uno psicopatico eccessivamente affettuoso, e Brock, una pistola parlante senziente che è ossessionata da uno dei tre protagonisti, insistendo sul fatto che sono la nemesi l’uno dell’altro.
Parlando dei tre protagonisti, durante tutto il gioco il controllo tra di loro si scambia a seconda della necessità della storia, assicurandoti di non avere mai troppo, oa volte, abbastanza tempo con i personaggi. Fran è una donna di mezza età civettuola, piena di rabbia che gestisce un negozio di frogurt, quel che ne resta; Anu è una scienziata dell’Atlante, per sempre impegnata a fare ciò che è giusto e migliore per il mondo, mentre è terrorizzata dall’infrangere le regole e servire se stessa e i propri fini, e Octavio è il fratello minore di Anu, un truffatore fallito e furbo che ha aspirazioni molto al di sopra delle sue capacità, ma non lascia mai che questo lo fermi.
Man mano che giochi, noterai il gameplay narrativo standard, dalla scelta di come rispondere, all’assassinio o meno di qualcuno, lasciarli andare o semplicemente zoppicarli. Sebbene il gioco non apra nuovi orizzonti nel genere con il suo gameplay di base, con l’enfasi sulla scelta e lo strano evento rapido, la vera forza trainante dietro il gioco sono i personaggi, i luoghi, le interazioni e le relazioni con quelli che incontri e la possibilità di insultare gli altri protagonisti se lo desideri, anche se fai attenzione, danneggerai il tuo’voto sullo skateboard’!
New Tales from the Borderlands non è particolarmente lungo o, ma ogni secondo è ben utilizzato e raramente c’è un momento per annoiarsi, e con l’avanzare dei titoli di coda, ti ritroverai a desiderare di più, che è il segno di ogni buon pezzo di media…’lasciali sempre desiderare di più’.
New Tales from the Borderlands è stato riprodotto su una copia fisica fornita da PremierComms .
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