The Age Of Influence è una docuserie di ABC News Studios in sei parti che approfondisce diverse storie su influencer che hanno truffato, cancellato, trollato e hanno fatto altre cose non così pure nella loro ricerca di clic.

Inquadratura iniziale: Lo skyline di New York. Anna Delvey apre una finestra in una stanza in cui viene filmata. Poi parla alla telecamera del concetto di essere un’influencer. Indossa un tracker alla caviglia.

The Gist: Il primo episodio di The Age Of Influence in realtà non riguarda Delvey, anche se è stata ampiamente intervistata nella seconda metà. L’episodio parla di Danielle Miller, una star dei social media che è diventata virale per la prima volta nelle peggiori circostanze. Nel 2004, mentre frequentava l’ottava elementare presso la prestigiosa scuola Horace Mann di New York, un video di lei che faceva sesso con un manico Swiffer, inizialmente destinato al suo ragazzo all’epoca, è stato trasmesso lungo i canali che potresti pensare esistessero in 2004: DVD masterizzati, chat AIM e siti di file sharing come Kazaa. Da quel momento in poi, non è potuta sfuggire al ruolo di”Swiffer Girl”.

Non importa se il video è effettivamente considerato pedopornografico; indietro nell’era di Girls Gone Wild, il sex tape di Paris Hilton e altri esempi simili, stranamente sembrava andare bene far circolare l’immagine di un’adolescente che si masturba con il manico di una scopa. Dopo che Miller è andata al college all’ASU, ancora danneggiata dall’essere Swiffer Girl per così tanto tempo, ha deciso di trasferirsi a Los Angeles e diventare un’artista della truffa.

Da lì riceviamo storie di ex amiche che sono diventate vittime, come una compagna di stanza il cui libretto degli assegni è stato usato da Miller per un produttore di video il cui nome ha usato per aprire conti di carte di debito e di credito.

Ma quando alla fine è stata arrestata per frode e mandata a Rikers Island prima del processo, le cose si sono davvero amplificate quando ha incontrato Delvey, il famigerato truffatore la cui storia è stata raccontata in Inventing Anna. I due erano costantemente dietro le sbarre e influenzati dal suo famoso compagno di reclusione, Miller si è trasferita in Florida dopo il suo periodo di prigione e ha iniziato a creare truffe più elaborate, molte delle quali hanno coinvolto prestiti PPP fraudolenti durante i primi giorni della pandemia.

Quando i federali si sono avvicinati a lei, si stava riprendendo da un BBL (sollevamento del sedere brasiliano), dopo aver pubblicizzato quello e tutte le sue altre stravaganze sui suoi media istantanei. Era così dolorante per il BBL che ha dovuto essere trasportata in prigione in”posizione da stella marina”, cioè in piedi, con entrambe le mani e entrambi i piedi incatenati.

Quali spettacoli ti ricorderanno? Prendi l’esame degli influencer dal documentario Fake Famous e uniscilo a un vero spettacolo criminale come 20/20, e otterrai The Age Of Influence.

La nostra opinione: strong> Più guardiamo docuserie e documentari sulla cultura degli influencer, più ci chiediamo chi siano le persone che vediamo e perché siano diventate famose. Se questo ci colloca nella categoria”Man Yells At Cloud”, così sia. Ma passiamo 66 minuti da capogiro imparando a conoscere Danielle Miller nel primo episodio di The Age Of Influence, e l’unica reazione che abbiamo avuto per tutto il tempo è stata un grosso e grasso”chi se ne frega?”

Le persone che Miller ha derubato le cure, ovviamente, così come il governo federale; attualmente sta scontando 5 anni per una condanna per frode telematica, ma è soggetta a ulteriori accuse che potrebbero mandarla in prigione per decenni. Ma sembrava che l’episodio riguardasse tanto la Miller che diventava un’influencer e si liberava del soprannome di”Swiffer girl”quanto riguardava le sue truffe. Non è nemmeno che facesse queste truffe in segreto; ha affermato in articoli pubblicati che si considera un’artista della truffa.

Ciò che ci ha davvero infastidito di questo primo episodio è che sembra che molto di quello che ha fatto Miller sia stato un crimine da influencer contro influencer, vittimizzazione di un serie di persone troppo privilegiate come lei, che in realtà non hanno una carriera oltre a cercare di ottenere visualizzazioni su Instagram.

Per quanto dettagliate fossero le truffe di Miller, sembrava che l’episodio avrebbe potuto durare 44 minuti puliti e puliti e fornire altrettante informazioni, praticamente saltando la”scena”di cui faceva parte. Siamo onesti: il pubblico di destinazione di questa docuserie ha all’incirca la nostra età ed è meno preoccupato per la scena che ha creato questi influencer, ma per quello che hanno fatto mentre attiravano l’attenzione della gente.

Sex and Skin:

strong> Nessuno.

Colpo d’addio: Miller viene condannato e condotto fuori da un’aula di tribunale federale in prigione, e la porta sbatte dietro di lei.

Sleeper Star: è Delvey o Niki Takesh, che ha intervistato Miller nel suo podcast Forbidden Fruits. Takesh ha fatto a Miller alcune domande difficili, ma sembrava averla tirata fuori dai guai.

Most Pilot-y Line: Mackinzie Dae, una delle presunte vittime di Miller, parla di portarla in un video per The Dolan Twins, come se fossero famosi come, diciamo, Taylor Swift. Potrebbero aver avuto milioni di follower su YouTube e altrove, ma pensiamo ancora che parlare di influencer come se fossero famosi quanto, beh, delle vere superstar sia ancora un po’prezioso.

La nostra chiamata: IN STREAMING. Per quanto mortalmente noioso ed estenuante fosse il primo episodio di The Age Of Influence, altri episodi potrebbero produrre storie più interessanti. È un peccato che i produttori della serie abbiano deciso di iniziare con una storia che non aveva molto slancio.

Joel Keller (@joelkeller) scrive di cibo, intrattenimento, genitorialità e tecnologia, ma non si prende in giro: è un drogato di TV. I suoi scritti sono apparsi sul New York Times, Slate, Salon, RollingStone.com, VanityFair.com, Fast Company e altrove.