Scegliere il miglior episodio della sesta stagione di Better Call Saul è impossibile, ma lo faremo comunque. Mentre alcuni episodi colpiscono punti emotivi più alti, come il crollo di Rhea Seehorn nel penultimo episodio dello show, l’episodio 10,”Nippy”, è un perfetto incapsulamento autonomo di tutto ciò che ha reso lo spin-off di Breaking Bad un trionfo a sé stante.

Con solo pochi episodi rimasti nella serie, lo spettacolo è balzato in avanti nel tempo per darci un episodio incentrato su Gene Takovic (Bob Odenkirk) in bianco e nero che ha trovato l’alter ego nascosto di Saul Goodman (anche Odenkirk) che cade tutto la via del ritorno ai suoi giorni di Slippin’Jimmy (ancora una volta, Odenkirk) con un epico furto in un centro commerciale che ha coinvolto Cinnabon, labirinti in un campo e due assistenti estremamente sfortunati. L’attenzione ai dettagli è, come al solito, fenomenale e la performance di Odenkirk vacilla da un esilarante spettacolo in duo con le guest star Jim O’Heir e Carol Burnett a una scena verso la fine che porta tutta la forza di Saul Goodman, avvocato penalista, a sopportare.

Gene, Saul e Jimmy potrebbero essere la stessa persona, ma Odenkirk mostra in questo episodio le differenze sfumate tra questi tre uomini, mentre preparano la loro distruzione finale e la possibile redenzione. — Alex Zalben

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