In un nuovo documentario Netflix, la legge”Stand Your Ground”dell’Alabama, che offre grazia alle vittime in nome dell’autodifesa, viene in primo piano. Il documentario sottolinea quanto sia sbilanciata l’applicazione di questa legge per le donne e le minoranze rispetto agli uomini bianchi.

The Gist: Brittany Smith, residente in Alabama, è stata vittima di un presunto stupro e un ingresso forzato, e lei ha ucciso l’uomo rivendicando l’autodifesa. Perorando la sua causa in tribunale, Smith si è appoggiata alla legge”difendi la tua posizione”, ma ha scoperto che il giudice non era favorevole al suo caso.

Cosa ti ricorderà?: L’aspetto della violenza contro le donne nella storia di Smith ricorda la violenza domestica vista in un’altra docuserie di Netflix, Killer Sally.

Performance da guardare: la mamma di Smith offre una testimonianza straziante sulla figlia lotte nella vita. Il suo amore è palpabile in una telefonata verso la fine del documentario, quando scherza sul fatto di essere finita in stato di guida in stato di ebbrezza solo per poter riabbracciare sua figlia.

Dialogo memorabile: a volte il più semplice il dialogo è il più incisivo e un assistente sociale pone la semplice domanda che riassume il tema centrale del film:”perché va bene che una donna subisca lesioni e continui a sopportare [la violenza] prima che venga fatto qualcosa?”

Sesso e pelle: nessuno.

La nostra opinione: questo documentario di 40 minuti è un’altra visione di alcune delle profonde ingiustizie sepolte nel tessuto del paese. Dipende dalla legge”difendi la tua posizione”, che molti stati hanno, ma che secondo gli esperti dell’Alabama aiuta in modo eccessivo i maschi bianchi rispetto alle donne e alle minoranze.

Questa è forse la parte più sorprendente del film: quasi ogni prestanome parla chiaramente di come vengono trattate diversamente le donne nel sud. Non è del tutto sconosciuto o sorprendente, ma è stridente sentirlo ripetere più e più volte mentre si guarda l’ennesimo caso gestito in modo imperfetto proprio davanti ai nostri occhi.

I cineasti sono efficienti con il loro tempo: otteniamo le Cliff Notes su Smith, notando che ha avuto una vita difficile con un bambino morto poco dopo la nascita che l’ha portata alla dipendenza. Ha fornito empatia mentre presentava anche i fatti del caso (inizialmente ha mentito su chi ha sparato con la pistola), e ci viene mostrata la sua fermezza nel sostenere che sta dicendo la verità. Anche con alcune delle sue narrazioni incoerenti, è comunque straziante da guardare, soprattutto perché le foglie di tè del caso possono essere lette abbastanza presto. Lo stato dell’Alabama contro Brittany Smith offre a tutti noi un’altra cosa contro cui combattere nella nostra marcia verso l’uguaglianza in questo paese.

Il nostro appello: STREAM IT. Questo documentario di 40 minuti ci apre gli occhi su un altro modo in cui le donne non sono considerate uguali in questo paese e dà più spunto alle conversazioni in corso su libertà e uguaglianza.

Radhika Menon (@menonrad) è uno scrittore ossessionato dalla TV che vive a Los Angeles. Il suo lavoro è apparso su Vulture, Teen Vogue, Paste Magazine e altro ancora. In qualsiasi momento, può rimuginare a lungo su Friday Night Lights, l’Università del Michigan e la perfetta fetta di pizza. Puoi chiamarla Rad.