The Last Oricru è un gioco che sembra non sapere cosa vuole essere. Si presenta principalmente come una fusione disordinata di idee disparate che si uniscono per formare qualcosa che assomiglia a quella vecchia frase cliché; un tuttofare e un maestro di nessuno. Questa frase è adatta a questo scenario, dato che il motivo per cui The Last Oricru fallisce è dovuto al fatto che cerca di fare così tanto e tuttavia non riesce a farlo bene.

Questa cosa non funziona Non so se vuole appoggiarsi alla sua influenza FromSoftware ed essere un vero e proprio souls-like, né è certo che voglia giocare come un gioco di Mass Effect in un’ambientazione fantasy. In pochi istanti, si appoggia alla sua influenza Skyrim e l’esplorazione e il bottino diventano la priorità del gioco. Francamente, diventa stancante cercare di seguire The Last Oricru mentre saltella in giro, scimmiottando una moltitudine di altri titoli superiori, il tutto entro un paio d’ore di gioco.

The Last Oricru è ora disponibile ed è disponibile su PS5, Xbox Series X e PC.

L’introduzione al gioco suona come uno di quei cloni di Mass Effect scadenti usciti alla fine degli anni 2000. Graficamente, ricorda anche i titoli di quell’epoca. Ci viene presentato il protagonista del gioco; D’argento. Dopo aver trascorso oltre 10 ore con Silver, posso tranquillamente affermare che è uno dei protagonisti più insopportabilmente odiosi con cui abbia mai avuto il dispiacere di interpretare.

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La trama di The Last Oricru utilizza l’espediente collaudato del protagonista amnesico che tenta di recuperare la memoria e scoprire da dove viene. L’unico problema con questo è che Silver è un tale insopportabile picchiatore, che è difficile importare da dove viene ed è ancora più difficile preoccuparsi se tornerà a casa.

Basta guardare la sua follia faccia da pugni.

Il gioco si svolge su un pianeta chiamato Wardenia, anch’esso abitato quasi esclusivamente da pomposi eejit, il che significa che Silver si adatta perfettamente. Prima che venga stabilito molto altro, Silver viene catapultato nel bel mezzo di una guerra civile in corso. su Wardenia e proprio come è difficile dare un’occhiata alla difficile situazione di Silver, è altrettanto difficile farsi coinvolgere in questa guerra irrilevante.

Alcune righe sparse nella sceneggiatura del gioco hanno un debole soffio di arguzia per loro, ma troppi personaggi si presentano come intollerabili tadgers che l’incantesimo viene sepolto sotto il resto delle sciocchezze sputate da questi skudbook. Incredibilmente però, anche in questo cast di presuntuosi pioniere, il degenerato uomo-bambino noto come Silver emerge ancora come il più grande idiota del gioco.

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L’obiettivo principale del gameplay di The Last Oricru è il combattimento. Questo è un peccato dato che il sistema di combattimento del gioco è spazzatura. La meccanica di schivata, parata e rollio viene utilizzata qui e appare ancora più janky in The Last Oricru di quanto non lo sia nei già goffamente rigidi giochi Soulsborne da cui si solleva.

The Last Oricru non vanta il più fluido dei sistemi di combattimento.

Ancora una volta, è possibile apprendere più manovre di combattimento attraverso l’addestramento e acquisire equipaggiamento migliore per gli scenari di combattimento, ma vogliamo davvero vedere Silver diventare il più grande spadaccino della terra, dato che è un vero e proprio pasticcio?

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Quando tutto è detto e fatto, The Last Oricru non è necessariamente un brutto gioco e ha un certo fascino. Tuttavia, ci sono migliori fregature di Mass Effect disponibili sul mercato, ci sono migliori cloni di Skyrim che possono essere sperimentati e ci sono anche una moltitudine di giochi simili a anime superiori là fuori. Questo rende The Last Oricru un po’irrilevante in un mercato così saturo, il che è un peccato viste le poche qualità salvifiche del gioco.

The Last Oricru è stato recensito su PS5 con un codice fornito da PLAION.

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