Questo riepilogo di Tales of the Jedi stagione 1, episodio 5,”La pratica rende perfetti”, contiene spoiler.

“Practice Makes Perfect” è il cortometraggio più debole di Tales of the Jedi, almeno in parte perché allora è breve – troppo breve anche per raccontare una storia coerente, in realtà, ed esiste principalmente per fornire una risposta a una domanda esigente dei fan che, nel grande schema di cose, avrebbe potuto essere semplicemente spazzato via in primo luogo.

Riepilogo di Tales of the Jedi stagione 1, episodio 5

Dopo L’episodio 1 di Tales of the Jedi ci ha mostrato Ahsoka da bambino, i tre episodi successivi hanno completato un arco narrativo su La caduta del conte Dooku nel Lato Oscuro. Qui torniamo ad Ahsoka, questa volta in un’epoca e in un ambiente molto più familiari, quando era ancora l’apprendista di Anakin, mentre si allenava nel Tempio Jedi su Coruscant.

Questo è l’episodio , penso, si avvicina di più a The Clone Wars, in parte perché coinvolge Anakin e Obi-Wan. Ma è troppo raffinato per essere guidato dal personaggio o far luce su qualcosa di significativo sulla stessa Ahsoka. In realtà ha altro da dire, in modo indiretto, su Anakin.

L’idea è che Ahsoka trovi i metodi di allenamento tipici troppo semplicistici. Scolpisce droidi lontani a destra ea sinistra. Anakin giustamente pensa che l’esercitazione di addestramento sia piuttosto scadente e non fornisce ai Jedi gli strumenti per difendersi davvero. Quindi, incatena il Capitano Rex e il resto dei cloni per inventare un trapano più duro: deve deviare i loro dardi blaster. E lei non può.

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Certo, alla fine ci arriva, e questo è il grande punto l’episodio si sta dirigendo verso. Mentre insegnava ad Ahsoka come farlo, inavvertitamente le insegnò come sopravvivere all’ordine 66. L’implicazione è chiara, ma è anche un po’… inutile? Ad esempio, è un piccolo cenno ai fan, e ha un senso, ma non valeva un intero episodio in un’antologia altrimenti davvero eccellente e utile.

Come ho detto sopra, questo dice di più su Anakin; sul fatto che in realtà era un insegnante decente, era in grado di pensare fuori dagli schemi e aveva una comprensione più realistica di ciò che i Jedi avrebbero dovuto affrontare alla fine nei loro sforzi di mantenimento della pace. Contrasta, in modo piuttosto interessante, con la rappresentazione di Mace Windu in Tales of the Jedi episodio 3, come un conformista che fu – con evidente sgomento di Dooku – ricompensato per essersi rifiutato di interrogare i Jedi in alcun modo. I metodi di allenamento non convenzionali di Anakin non solo implicano che sia un buon insegnante, ma anche a un certo livello predicono la sua eventuale caduta nel lato oscuro.

Ma questo è quello che deduco, quello che posso dedurre dalla mia conoscenza del personaggi e canone. Non è qualcosa che l’episodio mi dà perché, a 10 minuti, non può darmi nient’altro oltre ad Ahsoka che prende un sacco di colpi stordenti in faccia. Quindi un’idea ben intenzionata con alcune cose da leggere, ma non proprio un episodio oltre.

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Ulteriori letture:

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