Il Superman di Henry Cavill nell’acclamato Man of Steel apparteneva a un narrativa oscura che si costruisce lentamente e ti avvolge completamente. Non era rivoluzionario o disperatamente creativo. Zack Snyder è entrato nella mischia con una visione imperiale di come voleva plasmare il nuovo universo DC e quando se ne è andato, il DCEU portava il segno di un fenomeno psicologico inquietante che ha sedotto le masse per quasi un decennio. Uno di questi segni include Superman che si è insanguinato le mani.

Man of Steel (2013)

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Riassunto: Superman contro il generale Zod Showdown in Man of Steel

Il terribile silenzio delle urla e della morte che Zack Snyder ha magnificamente applicato a Man of Steel forse addirittura supera la sua fotografia e le sfumature di colore. Il regista ha sfruttato il silenzio e ne ha beneficiato perché ha lasciato l’impressione del vuoto squillante lasciato sulla scia di un’immensa perdita. Quel silenzio è stato rappresentato nei momenti della morte di Kevin Costner alias Jonathan Kent e ancora una volta all’indomani di Superman che ha spezzato il collo al generale Zod.

Superman piange per aver ucciso il generale Zod

Leggi anche: “Questo è stato solo a la metropoli era un continuo squillare di vetri infranti e demolizioni sfrenate. Ma alla fine, nessuno di quei momenti ha avuto importanza quando i suoni si sono smorzati e Superman ha urlato con la perdita della sua umanità che bramava così tanto da preservare. Il momento non è stato solo definitivo nel divenire del personaggio dei fumetti, ma è stato oggetto di controversia tra i fan del DCEU appena coniato che non volevano accettare un personaggio moralmente grigio come loro eroe e salvatore.

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Kevin Smith difende il controverso Scena di Superman

Secondo lo sceneggiatore, attore e regista Kevin Smith, non c’è stato uno sfruttamento palese e ingiusto della libertà creativa per quanto riguarda L’uomo d’acciaio di Zack Snyder, soprattutto quando si fa riferimento alla famigerata morte del generale Zod. Il Superman di Snyder non è stato il primo a commettere l’atto con tale finalità sullo schermo e Smith sicuramente ricorda ai suoi lettori il fatto facendo riferimento alla Supe dell’era degli anni’70 e’80.

“[ Christopher Reeve’s] Superman ha spezzato il collo del generale Zod in modo molto controverso, cosa che non ho capito bene… perché in Superman II, anche il generale Zod viene ucciso nella Fortezza della Solitudine. Presumibilmente lasciano il suo corpo. Quindi, quando le persone dicono”Ehi amico, questo non è Superman”, io dico”Non lo so”. Anche Superman uccideva persone negli anni’70 e’80′”.

Il Superman di Henry Cavill all’indomani dell’omicidio del generale Zod

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La menzione di Smith al particolare film che raffigura un Superman moralmente ambiguo è stata Superman II di Christopher Reeve (1980) quando l’eroe titolare uccide il generale Zod dopo avergli tolto i poteri, trasformando essenzialmente il cattivo kryptoniano in un mortale. Ma la differenza fondamentale tra Superman II e Man of Steel è la rappresentazione del dolore, del dolore e del rimorso mostrati all’indomani dell’azione: nel caso del primo, non ce n’era mentre per il secondo, l’urlo silenzioso di Henry Cavill riecheggia ancora negli angoli a volta delle nostre menti.

Fonte: GQ